I Presepi
La tradizione di allestire il presepe all’interno della chiesa, durante il
periodo natalizio, ha origine lontane; La stessa usanza di eseguire da
parte della confraternita le rappresentazioni
dei sacri misteri sia all’interno che sul sagrato dell’oratorio fa suppore
che durante il periodo natalizio si coltivasse la tradizione del presepe
iniziato a Greccio da san Francesco.
Certamente a partire dalle prime decadi del secolo scorso, quando in
oratorio si radunavano i giovani di “Pr ê Gaetan”, Sac. Gaetano Muzio
assistente dell’associazione San Filippo Neri, si iniziò ad allestire il
presepe con
“pastori “ di dimensioni di circa 40 cm., che Pr ê Gaetan acquistava dai
presepisti napoletani e faceva rivestire
in abiti genovesi da abili sartine rapallesi. Molti esemplari di questi
pastori sono ancora conservati nella chiesa parrocchiale dei Santi
Gervasio e Protasio. Quando i “filippini“ trasferirono la loro sede nei
locali vicini alla parrocchia, anche il presepe veniva realizzato non più
nell’ oratorio, ma nei nuovi locali.
Dopo i danni, causati dai bombardamenti bellici, l’oratorio, come già
scritto, rimase chiuso e inagibile per diversi decenni.
ratelli, la tradizione del presepe, recuperando alcune vecchie
statuine e acquisendone nuove, realizzando case, movimenti, effetti
luminosi e manufatti vari per comporre il paesaggio. Anche lo spazio
su cui si realizza si è dilatato nel tempo fino alle dimensioni attuali
che occupa gran parte della chiesa.
Nei vari anni che si sono susseguiti, la Nascita del Redentore è stata
collocata in svariate ambientazioni: quella tradizionale del paesaggio
pastorale, poi l’ambiente cittadino rapallese e quello contadino ligure;
altre volte sono state scelte tematiche e avvenimenti particolari, come
l’anno giubilare, le ricorrenze della Apparizione a Montallegro, o altri
avvenimenti sociali e cittadini, tanto che ogni anno il presepe assume
caratteristiche e ambientazioni sempre diverse e suggestive. Dai primi
di novembre i confratelli iniziano la preparazione, e il presepe rimane
visitabile dalla metà di dicembre alla metà di gennaio, con una
affluenza annuale di circa 15.000 visitatori.
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